In Justice League troviamo le testate seguenti:
JUSTICE LEAGUE egraziealcazzo
La testata simbolo del DCnU (Sceneggiata e disegnata da quei mostri sacri di Geoff Johns e Jim Lee), è temporalmente ambientata 5 anni prima rispetto le altre serie. Vede formarsi il gruppo storico (con Cyborg al posto di Manhunter, arruolato in Stormwatch) quando i metaumani avevano appena cominciato ad apparire sul pianeta: i primi due numeri fanno subito intendere il nemico di questo primo arco, e sono già chiari i rapporti e le personalità dei membri finora apparsi; Batman ovviamente è il tipo cool e sempre incazzato, Lanterna Verde è la testa calda che ci rifila sicuro qualche figur'immerda, Superman è uno sborone che santiddioprenderestiaschiaffidallamattinaallasera ("nessuno è come me", ma scansati) e Flash è quello gioviale e simpatico con tutti e... basta, che gli altri non sono ancora apparsi sulla testata (a parte Vic Stone, che ovviamente un esplosione lo macella mezzo). In definitiva è una serie finora molto bella per la sua americanaggine; esplosioni, battute e tanta tanta azione.
JUSTICE LEAGUE INTERNATIONAL
Supergruppo creato dall'ONU con vari esponenti delle nazioni unite per poter gestire il sempre crescente fenomeno dei metaumani: a capo viene posto Booster Gold, eroe del 25esimo secolo, in quanto rappresenta un futuro utopico per il mondo, tra i membri Vixen, Rocket Red, l'Augusto Generale in Armatura (che nonostante il nome assurdo, in 2 numeri dice UNA frase che ti fa capire che è lui il bassista carismatico del gruppo. cioè, se non ci fosse Batman), Fuoco, Ghiaccio e la ninfomane Godiva. Si imbuca al festino Batman, che vuole controllare il gruppo e creare una connessione con la JL, e Guy Gardner... boh, per adesso ha solo preso Booster a sputi in faccia, si vedrà. Sceneggiato da Dan Jurgens e disegnato da Aaron Lopresti, promette di essere una versione più sgasata di JL, con meno PEM PUM grezzume e più politicizzato. vedremo.
IL SELVAGGIO HAWKMAN
Onestamente, un pò la sorpresa dell'albo; scritto da Tony Daniel e disegnato mammamia da Philip Tan, la testata presenta un Carter Hall già all'attivo come Hawkman, che stufo del suo ruolo lo abbandona, solo per scoprire che il materiale NTH della sua armatura agisce come simbionte nel suo corpo. Sin dal primo numero è chiaro il nemico di Hawkman, tale Morphicius, creato ex-novo in occasione del reebot. In definitiva la serie è molto apprezzabile, in particolar modo per i disegni di Tan e i colori di Sunny Gho, che regalano ad Hawkman un'atmosfera intensa e vibrante (anche se tremiamo per il futuro della serie... in America, dopo l'ottavo numero le matite sono state affidate a Rob Liefeld...).
Proseguiamo con Superman:
ACTION COMICS
La testata storica dell'uomo d'acciaio parte col botto: Sceneggiato da Grant Morrison, forse il migliore quando si tratta di Superman (basti pensare ad All-Star Superman) e disegnato da Rags Morales, la trama è antecedente agli eventi di Justice League e mostra Superman alle sue prime apparizioni, quando i suoi poteri non sono ancora sviluppati, tant'è che in due numeri rimedia zampognate a non finire e ci dimostra di non saper ancora volare. La parte intrigante della serie è la personalità di Superman, spavaldo, sicuro di sé e consapevole dei suoi poteri (proprio come era lecito aspettarsi da Morrison, e giustifica l'arroganza con cui appare in JL), l'uomo d'acciaio non è al servizio delle leggi ma della giustizia, come dimostrano le sue azioni. Viene anche introdotto Lex Luthor, anch'egli assolutamente sicuro della sua supremazia, che si riflette in un carattere rilassato nonostante l'assoluta inumanità e la mancanza di empatia. Nessun dubbio, una delle testate migliori del DCnU.
SUPERMAN
Onestamente, mi aspettavo molto di più da questa testata; alla sceneggiatura troviamo George Pérez, storico autore della DC (e famoso soprattutto per aver disegnato Crisi sulle Terre Infinite) e ai disegni Jesùs Merino. In poche parole, il problema della testata è l'età di Pérez; il fumetto è narrato come si faceva 30 anni fa, con il protagonista che si narra ogni cosa che fa o che accade, il che per un universo narrativo che deve essere il simbolo di rinnovamento e freschezza della DC, non va per niente bene. Finora, ad ogni numero uscito è corrisposto un avversario alieno per l'uomo d'acciaio, che sembravano avere a che fare con Krypton. La parte più interessante è stato il privato di Clark Kent, che non riesce ad inserirsi nel nuovo modo di intendere il giornalismo (di cui il simbolo è la nuova sede del Planet), e che soffre per l'irraggiungibilità di Lois, che cerca di tenere lontana da sé. Vedremo se la serie riuscirà a correggere il tiro o a diventare l'ombra di Action Comics.
SUPERGIRL
Una gradita sorpresa, questa di Supergirl: Sceneggiato da Michael Green e Mike Johnson e disegnato da Mahmud Asrar, la serie inizia con l'arrivo di Kara sulla terra che, confusa e spaventata, cerca di capire cosa le è successo; con l'arrivo del cugino la situazione sembra addirittura peggiorare, in quanto Kara non ha assolutamente memoria (o forse non ha mai vissuto) della distruzione del suo pianeta natale, e attaccherà ferocemente Superman con disperazione. La serie ha una trama interessante, ben amalgamata agli splendidi disegni di Asrar, che riesce a catturare la forza e la paura di Supergirl. Una serie che, come Action Comics, può appassionare chiunque, anche chi non conosce la Super-family.
Batman contiene:
BATMAN
Meravigliosamente meraviglioso, il Batman scritto da Scott Snyder e disegnato da Greg Capullo è semplicemente Batman, senza tanti fronzoli e complicazioni: lontano dal personaggio complessato e disturbato della saga del Guanto Nero, è un Cavaliere Nero figo, cool e anche un pò sborone, naturalmente mantenendo il tono cupo e oscuro che ci si aspetta dal pipistrello. La trama mette Batman a confronto con la leggendaria corte dei gufi, mentre come Bruce Wayne si impegna a ricostruire una Gotham migliore per i suoi abitanti. Magnifici i soliloqui e le considerazioni di Batman sulla "sua" città (Pérez, prendi nota, è così che riempiono le didascalie), insomma, è tutto permeato dello stile che si confà ad un personaggio come Batman.
DETECTIVE COMICS
Anche la testata più antica del pipistrello si difende bene: Lo scrittore Tony S. Daniel e il disegnatore Ryan Winn presentano un Batman decisamente più oscuro e introspettivo di quello di Snyder, con una certa "discendenza Milleriana" che rimanda al Ritorno del Cavaliere Oscuro, sia per l'aspetto di Batman che per la violenza che aleggia nel fumetto. L'apparizione di un nuovo criminale da manicomio terrorizza Gotham e preoccupa il pipistrello, visto che il pazzo rimuove la faccia del Joker, lo fa scappare e abbandona la pelle come un monito terrificante; i primi due numeri condensano perfettamente l'atmosfera che spero si sentirà sempre in questa testata.
NIGHTWING
Il membro più importante della Bat-family dopo lo stesso Batman viene affidato allo sceneggiatore Kyle Higgins e alle matite di Eddy Barrows; il risultato è una buona storia, niente di originale, senza infamia e senza lode. Dick Grayson è tornato ad essere Nightwing (dopo essere stato Batman negli eventi pre-reboot) e la sua vita scorre senza problemi, quando il circo Haly torna a Gotham, con un carico di ricordi per l'ex-ragazzo meraviglia. contemporaneamente, uno pseudo-ninja come se ne sono visti a milioni nei fumetti bracca senza pietà Dick, accusandolo di essere il più spietato assassino di Gotham. La serie per ora non fa gridare al miracolo, ma dopo l'avvio tiepido potrebbe facilmente migliorare.
L'albo delle Lanterne Verdi:
LANTERNA VERDE
Semplicemente fantanstico: Dalla mente di Geoff Johns e dalle mani di Doug Mahnke, continuano le vicissitudini di Hal Jordan, esiliato dal corpo dopo le vicende della Guerra delle Lanterne Verdi. Viene raggiunto da Sinestro, che alla fine della stessa saga riacquista l'anello verde, ottenendo quindi il titolo formale di Lanterna Verde. Sinestro impone ad Hal la sua obbedienza in cambio dell'anello, senza lasciargli libertà di scelta. Costringe quindi Hal di partire alla volta di Koorugar per liberarlo della presenza del Corpo di Sinestro, ormai senza freni inibitori; ma prima impartisce al terrestre una lezione sull'uso dell'anello, deridendolo per non aver mai saputo sfruttarne veramente la potenza ("l'anello può creare tutto quello che puoi immaginare, possibile che non hai mai immaginato un mondo migliore?"). In queste pagine traspira la forza narrativa di Geoff Johns, che riesce a dare ai personaggi uno spessore ineguagliabile: Sinestro, freddo, alieno e terrificante, e Hal Jordan, disperato, perso, ma nonostante tutto, senza paura.
IL CORPO DELLE LANTERNE VERDI
Storia di Peter J. Tomasi e matite di Fernando Pasarin, la testata ruota attorno alle missioni del corpo; il fulcro narrativo sono Guy Gardner e John Stewart, le Lanterne terrestri senza identità segreta, ed è chiaro fin dall'inizio come questo stia creando loro dei problemi a vivere le proprie vite sulla terra. Buttandosi a capofitto nel lavoro quindi, scoprono un misterioso nemico che sta dando la caccia alle Lanterne, e non solo, che sta uccidendo milioni di esseri nell'universo. La serie si attesta fin da subito ad altissimi livelli, come di consueto per le storie sulle Lanterne Verdi da anni ormai. Non resta che godersi gli sviluppi futuri.
LANTERNA VERDE: NUOVI GUARDIANI
A completare la triade sulle Lanterne, Nuovi Guardiani, scritto da Tony Bedard e disegnato da Tyler Kirkham; ancora una bella serie per il corpo (anzi, i corpi), con Kyle Rayner che si ritrova ad essere scelto dagli anelli di tutti i corpi dello spettro emozionale, e quindi braccato dai membri dei vari colori. Il primo arco sembra girare sulla lobotomia subita dal guardiano Ganthet a seguito della Guerra delle Lanterne Verdi, e sulla capacità di Kyle di saper tenere unito un gruppo così ingestibile. Qualitativamente ottimo, come le altre testate delle Lanterne, vedremo che direzione prenderà la storia.
Wonder Woman & Freccia Verde (e l'altro tizio):
WONDER WOMAN
La nuova Wonder Woman, scritta da Brian Azzarello e disegnata da Cliff Chiang, si è rivelata essere una reinterpretazione della guerriera amazzone più legata ai classici miti greci, tant'è che in due numeri fanno la loro apparizione numerose divinità del Pantheon, anch'esso rivisto in una superba chiave moderna: Apollo ed Eris sono il simbolo della nuova iconografia della serie, con cui la protagonista si mischia senza perdere l'immagine costruitasi negli ultimi anni. Dal paesaggio desolato del primo numero alla flora lussureggiante dell'isola Paradiso, Wonder Woman lotta per salvare l'ultimo figlio di Zeus dalla furia di Era, il tutto ottimamente rappresentato dai particolarissimi disegni di Chiang; ad ora una delle serie più interessanti e sicuramente una di quelle che ha tenuto più fede al concetto di "reboot".
FRECCIA VERDE
Probabilmente la testata più deludente del DcNU. Alla sceneggiatura J.T.Krul e alle matite Dan Jurgens per una serie che parte già stanca e senza idee. Freccia Verde si divide (ma neanche troppo) tra l'essere il presidente della Q-Core e un vigilante mascherato. Supportato da un team informatico, dà la caccia a dei metaumani che usano i loro poteri per un violentissimo reality show. In due numeri regna la noia, e anche i disegni sembrano essere stati tirati via con sforzo. In definitiva niente di eclatante, si può solo sperare che il tiro venga corretto al più presto.
LA FURIA DEI FIRESTORM
Co-sceneggiato da Ethan Van Sciver e Gail simone con disegni di Yildiray Cinar, vengono presentati non uno ma due Firestorm, invece della classica formula "corpo e mente" per i due protagonisti, che possono fondersi nell'entità nucleare chiamata Furia. Per adesso la testata ha messo un pò di carne al fuoco che fa presagire gli sviluppi futuri, come la presenza di vari Firestorm in più parti del mondo. I disegni funzionano e la sensazione generale è che la storia diventerà a breve molto interessante.
Flash e compagnia bella:
FLASH
Ritorna nei panni del velocista scarlatto Barry Allen, che dopo aver incasinato l'universo DC con Flashpoint (e comunque se non era lui era Superboy Prime a far casino) si vede affidare la serie a Francis Manapul (sceneggiatura e matite) e Brian Buccellato (sceneggiatura), che riportano Flash ad un livello più umano; ancora non può sconvolgere lo spazio-tempo con le sue facoltà (e ci mancava che potesse di nuovo far danno...) e inconsapevole di quali siano le potenzialità della forza della velocità. La storia lo porta però a voler superare i suoi limiti, che sembrano insufficienti per salvare un vecchio amico di Barry finito nei guai a causa di una storia di clonazioni. Flash cercherà quindi di ampliare i suoi poteri (e c'è un omaggio alle vecchie storie di Flash...). Un'ottima testata, sia per i disegni che per la narrazione.
AQUAMAN
A mio parere una delle cose più meravigliose del reboot: scritto da Geoff Johns, che meriterebbe un monumento per tutto quello che fa, e matite dal virtuoso Ivan Reis, la testata riporta in auge il personaggio di Aquaman, che dopo anni di perculamenti, cambi di look e di abito e magagna generale, torna all'aspetto classico e pulito che meglio gli si confà, e soprattutto, incazzato come una iena; il nuovo mondo DC ride di Aquaman esattamente come quello vero, e ad Arthur Curry e sua moglie Mera la cosa non va giù... dimostreranno alla superficie di essere dei veri eroi, e lo faranno affrontando delle inquietanti creature marine provenienti dalla cosiddetta "fossa". La narrazione fa emergere il senso di inadeguatezza e disagio che Aquaman soffre dal mondo, così come lo snobismo di chi non lo riconosce come eroe. I fantastici disegni di Ivan Reis contornano alla perfezione la vicenda, infondendo spessore e vera e propria cazzutaggine al personaggio.
CAPITAN ATOM
Il personaggio che ha ispirato il Dr. Manhattan; il più grande merito di questo eroe, che si è visto dedicare una testata. Scritto da J.T.Krul e disegnato da Freddie Williams II, la serie parla della ricerca di Atom di un modo per controllare i suoi immensi poteri che poco a poco lo stanno distruggendo. La serie ha avuto una partenza abbastanza tiepida, ed è difficile capire se riuscirà a migliorare (a meno di non guardare direttamente gli albi americani, ovvio), complici i disegni non proprio stupendi. La testata meno interessante dell'albo.
E per finire Giovani Titani:
GIOVANI TITANI
Una volta le spalle supereroistiche dell'universo DC, i Giovani Titani ormai da anni sono un gruppo con la propria identità e i propri nemici. Questa nuova incarnazione, ad opera di Scott Lodbell (sceneggiatura) e Brett Booth (matite), vede il team formarsi a seguito della crisi sociale che ha portato l'aumento di giovani metaumani nel mondo, metaumani che l'agenzia N.O.W.H.E.R.E. vuole reclutare come garanzia di potenza per il futuro. Tim Drake, una volta Robin III e adesso conosciuto come Red Robin, è alla ricerca delle prede del N.O.W.H.E.R.E. per proteggerle e reclutarle. L'agenzia decide quindi di tirare fuori il suo asso nella manica per fermarlo: Superboy. Di impostazione narrativa in qualche modo simile a Justice League, riesce ad essere coinvolgente nonostante si sa già dove andrà a parare. Per quanto riguarda i disegni di Booth, posso solo fare una critica personale al suo stile, che non riesco a farmi piacere. In ogni caso è una serie da tener d'occhio.
SUPERBOY
Forse la testata migliore dell'albo. Sempre di Scott Lodbell con i disegni di R.B.Silva, è una delle serie che ha preso più seriamente la situazione di reboot, rendendolo ideale a chi non ha mai letto le storie del Superboy pre-Flashpoint. Superboy viene creato nei laboratori N.O.W.H.E.R.E. come arma di distruzione di massa, combinando il genoma di Superman con quello di un anonimo donatore terrestre (e chi legge da prima le vicende dell'eroe sa da dove viene la parte umana di Superboy...). L'esperimento da alla luce un ragazzo che anela unicamente alla libertà dai suoi creatori, a qualsiasi costo, e che può replicare i poteri di Superman grazie alla sua telecinesi tattile. La storia è coinvolgente e i disegni eccellenti, vediamo come verrà sviluppato il nuovo Superboy.
LEGIONE PERDUTA
Chiudiamo con Legione Perduta, di Fabian Nicieza e Pete Woods, che narra di un gruppo di legionari del 31esimo secolo venuti nel nostro tempo per compiere una missione, solo per rimanerne intrappolati. Dovranno quindi compiere la loro missione e nel contempo cercare un modo per tornare a casa. Una buona struttura narrativa, i buoni disegni e una certa sensazione di "finalità" rendono questa testata interessante (anche se la legione è al di fuori del reboot, essendo a conoscenza del Flashpoint), un buon fumetto in generale.
Si chiude così questa panoramica sulle 21 testate proposte dalla Lion, che fanno ben sperare per il futuro editoriale della DC. Una considerazione sull'editore italiano, Lion; in qualche numero è possibile trovare dei dialoghi non corrispondenti ai balloon (uno in Supergirl, dovrebbero essercene un altro paio) e mancanza di punteggiatura, insomma, degli errori un pò marchiani che mi auguro di non trovare in futuro. Comunque la situazione è abbastanza rosea anche alla luce delle testate ancora non arrivate qui in Italia, di cui alcune stupende (Animal Man, Swamp Thing, Batwoman, I Vampire, All-Star Western).
Buona estate nel giorno più splendente!
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