sabato 25 febbraio 2012

La recensione/Cronache di una lanterna "Knockout-Resa dei conti" il film che non vi racconterò

Esistono serate che non esistono. Serate in cui sei a casa da solo e la realtà dei fatti ti mette davanti ad una scelta: rimanere in camera tua con il rischio di buttarsi da un balcone oppure uscire,anche da soli,e cercare di fare qualcosa. Allora capisci che è arrivato il momento di depennare dall'agenda "cose da fare prima di morire" la voce "Andare al cinema da soli almeno una volta ". E in quel cinema ci sei andato. E sempre da solo hai visto un film. Ma spesso,la realtà,è più divertente dello schermo. Sei partito per recensire "Knockout-Resa dei conti" ma alla fine della fiera ne uscirà fuori la cronaca di una serata alternativa. Le lanterne sono orgogliose di presentarvi il primo crossover tra articoli :"La recensione/Cronache di una lanterna "Knockout-Resa dei conti" un film che non vi racconterò"...



Per combattere la noia e la solitudine di una serata fintamente primaverile avresti mille modi: ci sarebbero almeno un migliaio di fumetti che potresti leggere,altrettanti film che potresti vedere,la saga de "La Torre Nera" di Stephen King che ti sta appassionando davvero molto. Ma non riesci a lasciarti stare e nessuno può farti compagnia. A volte capita,l'importante è sapere come comportarsi. Quindi cosa fare? Nei meandri del tuo cervello c'era sopita quella cosa che non hai mai avuto il coraggio di fare ma che,un pò, hai sempre sognato. Passare una serata al cinema completamente da solo.

 Tu,lo schermo,la poltroncina,un paio di sigarette ed il film. Nient'altro. Siccome sai che potresti ripensarci cominci subito a vestirti,anche perchè poi spogliarsi di nuovo sarebbe una doppia fatica oltre che un peccato. Prendi e vai,così senza motivo apparente e prima che sia troppo tardi sei giù sulla strada. Avevi inizialmente deciso di vedere "Paradiso amaro" con George Clooney ma sapevi che non lo avrebbero trasmesso nel tuo solito cinema di fiducia. Così,al bivio,giri improvvisamente da un'altra parte e vai proprio li,al tuo cinema preferito, proprio come un soldato che torna dalla mamma appena finita la guerra. "Ma si",pensi,"non angosciamoci ulteriormente la serata,un action movie come si deve ti risolleva sicuro il morale". Parcheggi e ti accendi la prima delle due sigarette che hai con te. E in quel momento realizzi che sei veramente li,al cinema da solo per la prima volta in vita tua. Come comportarsi? Hai sempre avuto una teoria su coloro che vanno al cinema da soli: o sono dei grandi intenditori oppure degli sfigati pazzeschi. Solo ieri,però,hai capito che forse l'una è imprescindibile dall'altra. Ma ormai la frittata è fatta,speri che nessuno faccia domande e non attacchi bottone perchè se magari sei li da solo c'è anche la possibilità concreta che ti basti la tua sola persona,almeno per quella serata. Passo spedito,arrivi in biglietteria. "Uno per la sala due per favore". Ti guarda in cagnesco. "Grazie" dici,"eh prego" risponde lui,come a dire "contento te..". Il cinema ha solo quattro sale e non ci sono i posti numerati.E' uno di quei vecchi-nuovi multiplex che erano utopistici una quindicina di anni fa ed ora sembrano quasi obsoleti. Ma in fondo,quattro scelte,sono più che sufficienti per come la vedi tu. Mancano ancora venti minuti prima che inizino tutti i film ma la sala di "Knockout" è l'unica libera,è il film terminato prima di tutti e proprio in quel momento stanno ancora andando i titoli di coda. Entri come una fantasma senza farti notare da nessuno.

 In altre circostanze non saresti mai e poi mai entrato con i titoli di coda ancora sullo schermo. Ma è una serata di stranezze e strappi alla regola,quindi non ci pensi troppo. La sala è completamente deserta. Un pò sovrano di un regno che hai sempre sentito tuo e un pò cretino scegli il tuo posto. Puoi scegliere qualsiasi posto tu voglia e quasi ti passa una scarica di adrenalina per il delirio di onnipotenza che si sta impossessando di te. Ultima fila,posti centrali.Nessuno in un raggio di 50 metri. Il sogno della tua vita insomma. Mancano ancora 15 minuti e in te si fa largo l'idea,e la speranza,che per quella sera la sala sarà solo ed esclusivamente tua. Se arrivasse qualcuno e ti chiedesse "Cosa fai tutto solo?" (perchè la gente  è imprevedibile ed è capace di tutto) avresti già una scusa bella e pronta da servire "Guardi devo vedere questo film per farne un recensione,sa io gestisco un blog molto famoso". Non fai in tempo a farti schifo da solo per questa affermazione da te solo pensata che in sala entrano i primi due "ospiti". Beh voi non ci crederete. In un momento di incredulità hai avuto modo di contare i posti,erano all'incirca più di 200. E loro si siedono esattamente di fianco a te. Non vuoi e non puoi crederci. Ma lo hanno appena fatto. L'unica spiegazione logica è che ti abbiano riconosciuto ("ma te sei proprio te?") ma poi realizzi che ancora non hai fatto niente di così importante come andare al grande fratello per essere fermato per strada. I posti centrali cazzo. Croce e delizia. Non avevi pensato ai fottutissimi posti centrali. Sono due uomini sulla cinquantina e riesci subito ad inquadrarli: il primo è la parte attiva del dinamico duo,parla in continuazione di qualunque stronzata gli passi per la testa,probabilmente odia i silenzi imbarazzanti. L'altro,sornione,risponde svogliato con dei semplici e scocciati "uhm uhm" a tutte le domande dell'altro. Bisogna riconoscere che il chiaccherone,tra l'altro con un vaghissimo accento montanaro, si è preparato da casa una bella lista di argomenti fragranti:

-"Hai visto l'ultima pubblicità della Yes??quelli del poker..che pare che trombano e invece giocheno a poker"
-"Uhm Uhm"
-"Oh ma l'altra sera steveno a fa Pulp Fiction alla tv,non lo avevo visto mai sa..che ci sta John Travolta che fa il killer"(in quel preciso istante il tuo sangue ribolliva e la trasformazione in Super Sayian era imminente)
-"Uhm Uhm"
-"Ma vogliamo parlà della rotonda nuova che hanno messo in fondo???"
-"Uhm Uhm"

Oh cielo,ma non è possibile. Se Dio veramente esiste questa deve essere la sua versione di prova del tuo inferno personale,un cinema completamente vuoto ed un completo sconosciuto seduto di fianco a te che parla per tutta la durata del film. Il buontempone,che cerca sordidamente di attaccare bottone,fa uscire dalla sua bocca queste fatidiche parole "Aò,si semo solo 3 non ce lo fa partì il film sa?!?!"
Pensi che a quel punto sarebbe la cosa migliore che ti possa succedere,che forse era una serata sbagliata fin dall'inizio e magari è un segnale dall'alto che te lo vuole far capire. E mentre stai prendendo coscienza di tutto questo,proprio in quell'istante infinito,varcano la soglia ben 4 persone. Il chiaccherone si passa una mano sulla fronte. "Fffiiuuuuu",pericolo scampato. L'amico sornione già sonnecchia beato quando viene svegliato di soprassalto da un'energica pacca che lo avvisa della regolare partenza del film. Dio solo sa se quei due torneranno al cinema insieme. L'attenzione ora si sposta sui quattro appena entrati. Il dinamico quartetto è formato da due coppie di fidanzati. Nello schema globale dei sentimenti fanno parte di quel grande "diagramma di Venn" delle coppie "Amò,che voi li pop corn?". Anime che hanno perso la via meastra da un bel pezzo insomma. Sono mammiferi che per non estinguersi si accoppiano insieme per mancanza di alternative e nel corso degli anni hanno anche il coraggio di costruirsi una tana mettendo al mondo dei cuccioli. Carne da macello che puntualmente ti fa fare grandi risate e ti fa riflettere di come tu possa essere parecchio stronzo nei confronti del genere umano. Ma in definitiva ti riconsolano,sai che non sarai mai come loro e una calda sensazione si propaga per le tue vene. Si chiama "consapevolezza" questa droga. Sei vittima di un vero e proprio delirio di onnipotenza. Almeno stasera te lo puoi permettere. I due maschi,

da bravi capibranco,sondano il territorio trascinando le loro donne verso i posti. In mano,quasi fuso nella loro carne,un bellissimo i-phone,simbolo del potere e clava del 21 secolo. Con ampi gesti e versi intraducibili ("siedite quà amò" ti è parso di sentire ma la mano sul fuoco non ce la metti) fanno accomodare le  loro donzelle,che intanto discutono animatamente di piastre per capelli e smalti in un linguaggio tutto loro. Ad un tratto i due del genere maschile hanno un'idea ed il loro volto si illumina con la stessa meraviglia di quando l'uomo scoprì il fuoco un trilione di anni fa. "La sala è vuota" pensano,"Annamose a mette a sede alla fila davanti fratè,così er film je lo famo vedè co sto cazzo". L'entusiasmo li pervade e in un impeto di gioia partono alla conquista dei posti della fila successiva. In sottofondo parte esattamente questa musica

e muovendosi a rallentatore,passo dopo passo, raggiungono in preda alla follia i loro nuovi posti,sventolando in aria le loro clave in simbolo di vittoria. Perfino il chiaccherone di prima non riesce a proferire parola,è semplicemente ammutolito preda di quello storico momento. Vorrebe far partire un applauso ma si trattiene a fatica. Ce l'hanno fatta. Sono davanti. Vittoria.

 Intanto tu ti sei goduto tutta la scena e non puoi fare a meno di sorridere beffardo.Tutti loro saranno inconsapevoli protagonisti di questo racconto. Il film non sembra avere più nessuna importanza.Come se non bastasse i quattro imbecilli si sono piazzati esattamente davanti a te. Vedere un film con le teste davanti in una sala vuota serebbe veramente troppo.Così pensi già ad una fuga e preghi affinchè arrivino le 22.30 il prima possibile. Dopo di loro fanno capolino in sala una coppa di signori apparentemente normale che si vanno a sedere diligentemente ai loro posti chiaccherando sottovoce. L'educazione,evidentemente,non è un dono che Dio ha programmato per tutti a questo mondo. Li benedico metaforicamente. Ultimi ad entrare un terzetto. Quella che probabilmente è una coppia con l'aggiunta di un terzo incomodo,sulla sua testa vedi apparire la scritta "Reggimoccolo".

I nostri sguardi si incrociano quanto basta per far apparire sulla mia di testa "Stronzo solitario/finto intenditore". Fondamentalmente è un pareggio. Ci accontentiamo e ci auguriamo buona visione e buona fortuna. Finalmente si spengono le luci. All'inizio passano sullo schermo pubblicità di negozi locali che ormai,ahimè,conosci a memoria.Speri nei trailer e vieni accontentato. Il film è un horror,una roba del tipo "paranormal experience 3d" e già dalle anticipazioni capisci di che razza di cagata apocalittica si possa trattare. A fine trailer,uno dei due homo erectus chiosa con un "pauraaaaaaa!!!" ed i sei spettatori (gli altri 3 fanno parte del branco e non possono che ridere) si girano verso di lui come a dire "vedi di non rompere il cazzo che il film lo abbiamo anche pagato". Ci siamo. Il film parte. E tu,con una mossa felina,nell'arco di un secondo netto,cambi posizione e vai verso i posti laterali (che hai rivalutato dopo ieri sera). Il tizio dalla parlantina facile potrebbe essersi offeso nell'animo. Sta per scendergli una tiepida lacrima. Nella vita,a volte bisogna dividersi. Non ti volti per un ultimo sguardo perchè sarebbe peggio. "Ciao amico chiaccherone". Mi mancherai.La successiva ora è una mezza agonia. Avevi scelto quel film attirato da nomi altisonanti quali Antonio Banderas,Michael Douglas,Ewan McGregor e Michael Fassbander. Ma la loro è una sorta di comparsata e,chi più chi meno,reciteranno una decina di minuti a testa. Uno specchietto per le allodole insomma. Lo avevi capito già dalla locandina ma ci hai sbattuto contro il muso ugualmente. La protagonista,Gina Carano,non è un attrice professionista ma bensi una lottatrice di arti marziali miste. E alla fine della fiera se la cava anche piuttosto bene sullo schermo con azzeccate scene di lotta nelle quali risulta anche abbastanza sexy

(e avresti pagato un secondo biglietto per poter leggere i pensieri dei due homo erectus). In sostanza il film è una sorta di James Bond al femminile in tono minore,la protagonista è in costante fuga in quanto vittima di una mega congiura internazionale,vabè tanto hai capito che il film non ti ricorderai neanche di averlo visto giusto tra un paio di settimane. Arriva l'intervallo e capisci che il genere umano,quando vuole,sa scavare oltre il fondo. Il capobranco,ormai protagonista indiscusso della serata,si gira verso la compagna e comincia a picchiarla(per finta ma non troppo) fomentato delle scene del film. Lei resiste strenuamente ma è troppo innamorata per rifilare un cinquina in faccia come protocollo di strada richiederebbe. Allora lui continua,oltre il limite della sopportazione. Poi,placatosi,le chiedi neanche fosse Tomas Milian

 "Amò che i voi i poppi corn?". Lei rifiuta e lui,quasi offeso,comincia ad accusarla di essere vittima di flautolenze con queste parole"I pop corn no ma i fascioli si eh?prima in macchina avemo camminato coi finestrini abbassati mortaccci tua e delle scuregge che fai". Sono momenti magici,questi,che ti rimangono tatuati nel cuore a vita.
Sempre lui,ormai in formissima,affronta la questione  dei grandi attori messi li solo per fare nome e vuole renderlo pubblico un pò a tutti "Aò ma questi l'hanno chiamati solo pe fa nome,t'ò dico io". Ed proprio in quel momento che vorresti alzarti in piedi e dire a tutti "Chiedo scusa un attimo di attenzione ma non mi ero accorto chi fosse in sala con noi questa sera. Un caloroso applauso a lui,il solo ed unico Capitan Ovvio!! Grazie per averci raggiunto".

Per fortuna il film riprende subito e si avvia alla conclusione. Hai solo voglia che finisca per tornartene a letto. Un altro paio di calci,qualche sparo e il film non ha più nulla dire. Appena scattano i titoli di coda,con le luci ancora spente,te ne vai via come un fantasma nella notte,in mano hai già le chiavi dell'auto e la seconda ed  ultima sigaretta della serata. Con la coda dell'occhio,però,prima di uscire,ti accorgi che il film era diretto da Steven Soderbergh. Ci rifletti un paio di secondi e realizzi. Puoi sempre dire che il film sei andato a vederlo appositamente per il regista(ignobile ipocrita che non sei altro),perchè lui è uno che fa anche film di qualità. Ma non puoi mentire a te stesso,non ce la puoi proprio fare.
Apri la macchina e tiri l'ultima boccata,sognando letti morbidi e caldi. Pensi ai 5 euro che hai speso per il biglietto e ti domandi cos'altro avresti potuto fare con quei soldi: un'ottima birra,una canna fatta a dovere,l'acquisto di un paio di fumetti che avresti poi ammucchiato il camera insieme alla pila già esistente con la targhetta "da leggere". Avrebbero potuto essere i primi 5 euro messi da parte per chissà quale viaggio in giro per l'Europa o il primo passo verso il gruzzolo destinato per un futuro tatuaggio. E poi rifletti . E realizzi un concetto fondamentale. Che quest'uomo aveva ragione

Bukowski aveva fottutamente ragione. "La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto". Cosa vuoi che siano 5 miseri euro davanti a tutto questo?
Ad un'altra vita fratelli.










3 commenti:

  1. Ahahahahahahaahahah Ottima cronaca/recensione, io e un paio di miei amici la pensiamo esattamente come te, specialmente per le attrazioni della sala, peccato per gli attoroni che sono comparsi per poco, mi intrigava proprio per loro questo film. P.S. Ho rivisto anche io Pulp Fiction, l' altra sera, con circa un ora extra di pubblicità, ma ne valeva la pena per quel film :)

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  2. "I silenzi che mettono a disagio... Perchè sentiamo la necessita' di chiaccherare di puttanate, per sentirci a nostro agio? E' solo allora che sai di aver trovato qualcuno di davvero speciale, quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace."
    Magari,se lo avesse visto prima,avrebbe evitato tutte quelle chiacchere(ma non ci credo neanche troppo visto il soggetto) ;)

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