venerdì 9 dicembre 2011

Katanagatari: pazientare ricompensa


Katanagatari è un anime stranamente difficile da spiegare. Stranamente, perché la storia si muove su dei binari semplicissimi, eppure, questo racconto (che si avvicina alla favola) mi è sicuramente rimasto impresso a fuoco nella mente. Perché la storia, per quanto davvero semplice, è meravigliosa e dolce come poche.



Hanno cercato di mettermi in guardia dalla logorrea di Katanagatari, mi dissero che ogni episodio, della bellezza di un'ora di durata era una chiacchiera continua. Ma Io, da fan di Evangelion (e da uomo raffinato) mi sono detto "mi fannounasega i dialoghi lunghi". Ora, la cosa, fondamentalmente, è che i dialoghi sono sì lunghi, ma molto leggeri (cioè, rispetto ad Eva, dai) e l'ora di una puntata scorre piacevole davanti ad una discreta meraviglia grafica (anche se un pò statica).
La storia parla di Togame "la stratega", al servizio dello shogun (è ambientato alla fine del 1700, credo. ovviamente in nippolandia) che su ordine di quest'ultimo deve recuperare le dodici spade malvagie del fabbro Shikizaki Kiki. Essendo queste spade sparse ogni dove e in mano a tizi poco raccomandabili, ed essendo lei una pippa clamorosa a combattere, chiede aiuto a Shichika, ultimo erede della scuola Kyotoryuu, famosi per essere spadaccini senza spada in grado di affrontare avversari armati.



Ora Shichika, da novello Goku, abita in una maledettissima isoletta della fungia, dove gli unici altri esseri umani che ha visto sono il suo defunto padre e la sorella, senza contare che ha la varietà emozionale di un tosaerba, sfociante in una pletora di espressioni facciali (2). Non essendo interessato a seguire Togame, ella propone a Shichika di innamorarsi di lei in cambio dei suoi servigi, con tanti ringraziamenti agli sceneggiatori, che saltano ore e ore di pallosi e inutili ammiccamenti, usando la storia tra i due come mezzo per "umanizzare" Shichika, puntata dopo puntata, e facendoci concentrare sul succo della questione: le dodici spade.


Dodici spade per dodici puntate, la formula vincente che riesce a fare delle parole il suo asso nella manica (il "cheerio" di Togame saprebbe commuovere anche, uh, Wolverine). Ogni spada pone una particolare sfida (non intesa come prova di "Ciao Darwin", eh) che Shichika e Togame affronteranno e supereranno insieme (ah, il terzo episodio guardatelo per intero. comprese le anticipazioni dell' ep. successivo), fino al finale che nostazittonondireniente, che mi è piaciuto tanto.

Senza contare i Ninja Maniwa, con i loro costumi che non hanno niente a che fare con i ninja, ma, oh digli qualcosa

Quindi, a conti fatti, con un pò di pazienza ci si ritrova con un'anime stupendo, visivamente diverso dalla massa: i colori vivaci e le linee semplici dei personaggi fanno contrasto con le ambientazioni realistiche, e l'effetto finale è davvero gradevole, e la colonna sonora stupenda incornicia il tutto magnificamente.

CHEERIO!

Quindi, avversario dopo avversario, Katanagatari trasporta lo spettatore in un'atmosfera visiva degna di una favola, e fino alla fine strappa sorrisi in continuazione, mentre il rapporto tra Togame e Shichika cresce assieme alla difficoltà del loro viaggio.


Se devo proprio inquadrare l'anime con un voto...
8.5/10
Graficamente interessante, musiche meravigliose e dialoghi perfetti. Di contro la staticità di molti episodi (anche se alcuni...), e la lentezza generale, che tuttavia ritengo personalmente necessaria per creare l'atmosfera tipica dell'anime. Lo consiglio a chiunque abbia tempo e pazienza, e soprattutto raccomando di non "divorarlo" in un paio di giorni, ma di guardarlo con molta calma.
Alla prossima.

CHEERIO!

4 commenti:

  1. Non avevo mai sentito parlare di questo anime. Ho dato un'occhiata sul tubo e devo dire che ha uno stile molto particolare. Potrei approfittare delle vacanze natalizie per guardarmelo con calma ^_^ Yeah!
    Se poi dici che i dialoghi sono più leggeri di quelli di Eva allora sono a posto :D

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  2. INDUBBIAMENTE più leggero di Eva :D
    E poi tutto l'anime vale la pena per il "cheerio"... il tormentone perfetto!

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  3. Non mi sembra che Eva abbia dialoghi difficili da seguire... Allora Tatami Galaxy è inguardabile?

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