Inauguro con questo intrigante post la rubrica "My Two Cents"(ai più smaliziati non sarà sfuggito lo scippo al simpsoniano programma condotto dal celebre Kent Brockman) con la quale ci prenderemo la responsabilità di affrontare argomenti sotto la visuale di tutti noi umani ma che nessuno ,in fondo,ha il coraggio di trattare (o di cui a nessuno,molto probabilmente,frega granchè ). Il primo,scomodo,annoso,fastidioso e oserei spinoso argomento che me medesimo andrò a trattare è quello delle note (non fate i vaghi) feste di quartiere,un fenomeno che tutti conosciamo ma che non abbiamo il coraggio di affrontare fino in fondo. Tutto comincia grossomodo così...
(si sa che un pò come "dove c'è Barilla c'è casa", dove c'è ò per e ò muss c'è festa)
Passata la casa del cavaliere d'oro dell' "o per e muss" avviene un processo inevitabile per tutti quelli che hanno bene o male la mia età: ci si maschera di un atteggiamento di schifo misto a superbia,del tipo "ecco qua la festicciola di quartiere del cavolo,madonna che tristezza" ma per qualche oscuro motivo si viene attratti come calamite all'interno di essa. La nostra attenzione va subito al carrettone che vende dolciumi vari(che però è vuoto quindi ti viene il dubbio che la fregatura sia dietro l'angolo) però ci ripromettiamo di passare più tardi,che tanto anche se ti escono i ravioli dalle orecchie tra una buona mezz'ora lo spazietto per un kiletto di coca cola gommose lo si trova sempre. Immancabili le varie bancarelle con le borse in presunta pelle di tirannosauro,gioielli che sembrano troppo finti anche per essere finti,cd e dvd a prezzi stracciati(che uno lo sguardo ce lo butta sempre ma avessi mai sentito un titolo di quelli scritti) e accessori per la casa con quelle promozioni tipo "20 accendini a 3 euro". Fin qui tutto nella norma. Poi l'orbita gravitazionale ti porta li al centro,dove c'è il fulcro e l'anima vera e propria della festa. E anche qua il "plot" è sempre quello: un palchetto montato alla "volemose bene" che sostiene un'orchestrina alla "ri-volemose sempre più bene" e sotto(ma neanche tanto perchè l'altezza del palchetto rasenta quasi il terreno) gente che ad un primo sguardo balla ogni tipo di musica un pò come cavolo gli pare,una cosa tipo questa:
E vabbuò,uno pensa,per l'ennesima volta sono finito in questa triste situazione (eh si perchè un pò tutti noi siamo abituati alle mega festa di Miami),restiamo quei 5 minuti e poi via verso l'infinito e oltre. Ad un tratto un lampo mi dice che come padre fondatore di questo blog ho il diritto sacrosanto di documentare tutto quello che succede e analizzo la situazione nei dettagli. Ed è proprio qui che vedo la luce che mi porterà sulla via della redenzione. Gli aspetti fondamentali sono due: chi fa la musica e chi la balla.
I primi:
vestiti con completi improbabili,che hanno la presunzione di voler essere eleganti ma che sono tutto tranne quello,vedono al microfono,solitamente,una femminona sopra i 50anni con dei capelli,biondi,mori o rossi che siano,di un colore così acceso che neanche il film di Lanterna Verde in 3d ci si avvicina. La donna in questione,della serie "sono ancora piacente ma l'età comincia a farsi sentire", è un pò l'anima e la voce della serata. Tra una canzone,un ringraziamento a qualche sconosciuto e un balletto fintamente sexy porta avanti la carretta. Alle sue spalle,immancabili,il "tristo" suonatore di fisarmonica,uno che suona una sorta di tromba ma che non ho mai capito come si chiama quello strumento,e un paio di altre voci che si alternano alla "vocalist" che ogni tanto deve necessariamente riprendere fiato(classico il siparietto dove ammette "non ho più l'età per fare certe cose"alchè ti si aprono mondi sulla vita oscura e misteriosa della vocalist negli anni d'oro). Il loro super potere è quello di saper fare un pò tutto:valzer,tango,salsa,merengue,lenti,hully gully o tutto quello che la mente umana da balera ha mai concepito nei secoli.
Insomma,un gruppo di poveri cristi in croce che nonostante il tempo,la gente che fa ironia e il contesto felliniano va avanti senza fermarsi sprezzante del pericolo (a noi i violinisti del Titanic ci fanno una s***). Ci rifletti un attimo,dentro di te qualcosa si smuove e alla fine raggiungi l'illuminazione.Non vuoi ammetterlo a te stesso ma sei arrivato ad una conclusione: quei tizi sono dei dannati eroi. Si perchè nei loro occhi leggi nettamente la consapevolezza che stanno facendo una cagata immane.Lo sanno perfettamente ma c'è un momento infinitesimale in cui uno della band incrocia il tuo sguardo e telepaticamente ti dice"lo so lo so,ma qualcuno deve pur farlo". Intendiamoci: non è che dopo ieri sera mi unirò in tour con loro, ma neanche li tratterò come merde ambulanti con quell'atteggiamento alla "io sono sto cazzo". Il momento più toccante è stato quando,dopo aver annunciato un tango, la folla si è diradata ed in pista neanche le balle di fieno del far west. Ma loro imperterriti,armati di strumenti e di passione (stiamo solo suonando musica amico,non sarà Bruce Springsteen ma piuttosto che rapinare vecchiette o spacciare droga ci sembra l'ultimo dei mali) nonostante le avversità e l'assenza totale di pubblico sotto,continuano suonando sempre più forte. La vocalist,evidentemente esperta di questi vuoti cosmici,prende per la collottola uno dei coristi e via giù in pista ad aprire le danze verso metà canzone. Qualcosa si smuove nei cuori delle persone e qualche coppia ci prova a "tangheggiare" (neologismo). Missione compiuta,dannazione.
I secondi:
La "folla" invece ha un suo target di età ben preciso: dai 4 agli 11 anni e dai 45 in poi senza limiti. Tu arrivi e vedi gente che apparentemente balla senza un filo logico qualsiasi tipo di canzone random. Cominci a spuclaire uno per uno i presenti e immancabili trovi i "ghepardi da balera"che con ogni probabilità sono partiti da casa con la certezza di trovare musica e terreno fertile che ormai ballano senza pensare,premono il tasto AVVIO e via per ore e ore. I "timidi ma volenterosi",perlopiù anziani che si trovano li e che vuoi fare oh,siam qui,buttiamoci in pista,manco si pagasse voglio dire. Il quadro è molto variegato ma distintamente puoi vedere persone di altre nazionalità(prevalentemente romeni e indiani,i cinesi stanno ancora parlando dei ravioli al vapore che abbiamo mangiato prima) che vanno per cavoli loro ma che trovano una loro fluidità nel tutto e che vanno avanti senza troppi problemi (spacco mattoni da mattina a sera,almeno un giro di valzer sarò padrone di farmelo te che dici?!?) ed infine i bambini che si muovono un pò come gli viene e che a una certa prendono a rincorrersi per chilometri attentando alla vita dei poveri vecchietti. All'inizio sembra un quadro di Picasso,dove c'è un senso eh,ma li per li ti sembra un'accozzaglia di scarabocchi che ti metti le mani nei capelli. Poi abitui l'occhio alla massa informe che si muove e cominci a notare il super potere della folla: scattano i balli di gruppo e TAC!! come cyborg di Terminator tutti i bambini,gli anziani,uomini,donne,animali o marziani che siano,trovano una sincronia unica che sembra di assistere ad un mini Flash-Mob ma invece NO!!,ti dimentichi il tuo IO precedente con il dito accusatore e un pò stronzo e pensi a quanto perfino un cyborg riesce a divertirsi in quel marasma. E tu sei li,con la sigaretta accesa e le braccia conserte a fare il figo della situation e cominci a sentirti un pò stronzo davvero. Tu che eri arrivato come uno squalo con la pinna del giudizio ti ritrovi ad essere il pesciolino Nemo fuor d'acqua e realizzi che sei uno dei pochi stronzi che non si diverte. E li capisci. Perchè chi balla in certi contesti non è un pazzo esibizionista,ma è soltanto qualcuno che (vivaddio) cerca solo un pò di svago,chi lavora una settimana e si fa un paiolo tanto e magari quelle due ore riesce a dimenticare tutti i cazzi della propria vita (e non come quelli che si distruggono di alcool e pasticche vestiti da ESSIAMONOI ESSIAMONOI ESSIAMONOI che a fine serata si vomitano l'anima e hanno pure preso qualche schiaffo magari). Marito e moglie che durante la settimana si insultanto magari in quei 4 minuti di valzer ritrovano uno spiraglio di serenità.Proprio come la coppietta di anziani che si muove a stento,che tu vai a sapere in che momento della loro vita e in che parte del mondo hanno ballato quella canzone,magari piena di magia,carezze,baci e ricordi.Ricordi di altri tempi,quasi in bianco e nero come quei vecchi film con Marlon Brando e Audrey Hepburn che,come gli anni andati di quei signori, sono li scolpiti nella memoria,e li puoi solo ricordare e rimpiangere un pò.
In tutto ciò mi sento sempre più stronzo. Penso a tutte le volte che ho giudicato e mi pento un pò. Decido che si è fatta ora,almeno per me ed il mio amico.Gli altri ancora si scatenano in pista. Ripassiamo davanti alle caramelle,nessuno prima e nessuno neanche adesso. Ormai ci siamo,prendiamole e chi s'è visto s'è visto. Ne mangi una,due,tre. E ti accorgi che se non c'era anima viva,magari,un motivo c'era. Addento una liquirizia. Amara. Proprio come certi pensieri .
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